YVES SAINT LAURENT — L'UOMO CHE HA LIBERATO LA DONNA
Nato nel 1936 a Orano, nell’Algeria francese, Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent non ebbe mai alcun dubbio in merito al suo destino. Il suo primo approccio con la moda avviene proprio tra le pareti di casa, creando bambole di carta prima e abiti per la madre e le sorelle, Michelle e Brigitte, poi. A 17 anni vola a Parigi dove fece l’incontro destinato a mutare per sempre il corso della sua vita (e della sua carriera): quello con Monsieur Christian Dior, di cui divenne braccio destro. Nel 1957, alla morte di Dior, la scelta ricade naturale: Saint Laurent, appena ventenne, sarà il suo successore.
Ma non tutti i sogni (couture) durano per sempre. Nel 1960 è costretto ad arruolarsi nell’esercito francese per prendere parte alla guerra d’indipendenza in Algeria. Dai dorati atelier parigini agli aridi terreni di guerra lo shock è troppo grande. Il giovane e delicato Saint Laurent è profondamente infelice e viene ricoverato all’ospedale militare Bégin di Saint-Mandé. È qui che gli giunge la terribile notizia: Marc Bohan lo ha sostituito alla direzione creativa della maison Dior. Lo stato clinico di Saint Laurent si aggrava e l'enfant prodige della moda francese viene sottoposto a severi trattamenti psichiatrici da cui, dichiarerà in seguito, non si riprenderà mai veramente.
Sarà la sua grande passione a salvarlo. Rientrato a Parigi fa il secondo incontro più importante della sua vita: quello con Pierre Bergé. È insieme a lui che nel 1961, grazie al denaro del risarcimento ottenuto da Dior, fonda la sua maison. E il resto è storia (della moda). Nel 1965 crea l’abito Mondrian, ispirato all’arte dai colori primari del pittore olandese. Nel 1966 osa lo smoking femminile: per la prima volta le donne sono libere di indossare un completo giacca-pantalone à la garçonne sentendosi inequivocabilmente femminili. Nel 1967 introduce la giacca sahariana da esploratrice romantica, in cui fascerà le sue amiche-muse: Betty Catroux e Loulou de la Falaise. Nel 1968 inaugura il nude look: fa sfilare in passerella abiti trasparenti che lasciano intravedere i capezzoli. Le riviste si rifiutano di pubblicarli, ma la loro portata rivoluzionaria li precede.
Nel 1971 stravolge (anche) le regole della comunicazione e diviene testimonial di sé stesso: si fa ritrarre nudo da Jeanloup Sieff per promuovere la sua Eau de Toilette pour Homme. Nel 1977 continua a provocare ma con un altro profumo (femminile) che battezza con il nome di una droga: Opium. Nel 1983 è il primo stilista vivente a cui il Metropolitan Museum of Art di New York (MET) dedica una retrospettiva (la seconda sarà Rei Kawakubo di Comme des Garçons, nel 2017).La sua carriera prosegue tra brillanti successi e ricadute nella depressione, il collezionismo d’arte e la dipendenza da droga, i viaggi a Marrakech e i salotti parigini, le passioni fulminanti e un unico, lungo e imprescindibile amore, che lo accompagnerà senza se e senza ma fino al letto di morte: Pierre Bergé.
A distanza di 10 anni dalla sua scomparsa, il mito e l'estetica di Saint Laurent sono più vivi(di) che mai. Rivivono tra le strade, nel guardaroba delle donne, nel cuore di chi l’ha conosciuto, fragile, geniale, indifeso. Riappaiono puntualmente ogni stagione sulla passerella della maison che porta ancora orgogliosamente il suo nome, oggi affidata alla creatività di Anthony Vaccarello dopo le parentesi firmate da Tom Ford, Stefano Pilati e Hedi Slimane. Ritornano senza mai finire di sorprendere, scavando in quell’archivio straordinario costruito con passione in 40 anni di carriera e oggi celebrato con due musei Yves Saint Laurent: a Parigi e a Marrakech. Due città simbolo insieme della sua vita e della sua visione. “La moda non è arte ma per fare vestiti bisogna essere artisti”, amava ripetere. E lui artista senza dubbio lo è stato. Merci Monsieur. (Courtesy of ELLE magazine)
Bianca Jagger in smoking Yves Saint Laurent 1979
Fall Winter 1982-83
Laetitie Casta YSL Haute Couture 1999
Smoking Saint Laurent
The last Yves Saint Laurent show in 2002
YSL 1981-1982 Matisse
YSL at work in his atelier 1965
YSL Bride 1997 Claudia Schiffer
YSL FALL WINTER 1994 Kate Moss
YSL in his Atelier
YSL Pret a porter spring summer 1984
YSL Spring Summer 1988
Loulou de la Falaise Yves Saint Laurent 70s
Yves Saint Laurent haute Couture Autunno-Inverno 1982-1983